LETTERA APERTA SUL VOLONTARIATO DEL TERRITORIO

Ai Sindaci, alle Associazioni del Terzo Settore, al Mondo del Volontariato

La recente esternazione del Presidente dell’ANFFAS Jesi sul “caso” della Eredità Cesarini ha, tra l’altro, chiamato in causa il ruolo del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato e di Promozione Sociale operanti nell’Ambito Territoriale Sociale IX.

Lo ringraziamo per questa sua chiamata a correo su una vicenda importante come è quella che riguarda l’utilizzo del lascito testamentario Cesarini a favore di persone diversamente abili.

Lo ringraziamo, perché così facendo pone l’accento su un assoluto, urgente bisogno di una nuova mentalità, di un nuovo approccio per affrontare le questioni del sociale dal punto di vista dell’associazionismo.

Questa novità è, in primis, quella di pensare ed agire con una logica di rete. Insieme, non divisi.

Poi, questa novità è ancora più attuale in virtù della ormai famosa sentenza n.131 del 2020 con cui la Corte Costituzionale ha sancito la co-programmazione e la co-progettazione negli interventi delle istituzioni pubbliche, da attuare insieme con gli Enti del Terzo Settore. Ovvero il mondo dell’associazionismo nelle sue diverse articolazioni.

La vicenda del lascito Cesarini dimostra, ancora una volta, che l’associazionismo deve essere coinvolto, da parte delle istituzioni pubbliche, nelle decisioni.

Ciò, soprattutto, per il contributo essenziale da parte dell’associazionismo nella individuazione dei bisogni e nella loro soluzione concreta.

D’altra parte, ci sentiamo di riaffermare come in questa, ed in altre vicende, il mondo dell’associazionismo del territorio non abbia saputo muoversi in rete, non abbia saputo trovare la giusta motivazione per aggregarsi, accogliendo le istanze più diverse e facendole diventare “massa critica” per orientare le scelte delle istituzioni.

Questa incapacità si paga in termini di coinvolgimento tardivo, di incomprensioni, talvolta anche di polemiche strumentali.

Quindi noi diciamo

  • alle istituzioni pubbliche:

che coinvolgere il Terzo Settore è il modo migliore (efficace e rapido) per conoscere i bisogni del territorio e rispondervi adeguatamente, anche se è un lavoro faticoso, anche se pare rallentare il percorso realizzativo. Cambiare atteggiamento è ormai una strada obbligata.

  • Al Terzo Settore, al mondo del volontariato tutto:

di fare rete. Pensare insieme, ed agire in collaborazione, è ormai una necessità, non un vezzo partecipativo. Cambiare atteggiamento, anche qui, è la strada maestra da imboccare.

E tutto questo – non va dimenticato – viene esasperato dall’emergenza pandemica in atto.

Noi del Coordinamento siamo a disposizione, come sempre.

                                                                                          Il Coordinatore

                                                                                          (Carlo Bellocchi)

Decreto sostegni e Terzo settore, slitta a fine maggio la scadenza per l’adeguamento statuti con regime semplificato

Città: ANCONA – Giovedì, 25 Marzo 2021Scritto da Ufficio Stampa CSV Ancona

Tra le misure previste, il nuovo termine posticipato al 31 maggio 2021, per adeguare gli statuti al Codice del Terzo settore, in regime semplificato. Il CSV Marche ricorda quali sono gli enti interessati e come funziona il suo servizio di consulenza. Sulla pagina web dedicata nel sito della Regione Marche, le indicazioni per gli Ets che hanno già provveduto agli adeguamenti statutari.  

ANCONA – Il recente Decreto sostegni (Decreto Legge  22 marzo 2021 n. 41 “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19”), all’art. 14, 2^ comma, ha prorogato al 31 maggio 2021 la scadenza per l’adeguamento degli statuti di Aps, Odv e Onlus, superando così il precedente termine del 31 marzo 2021 della Legge 27 novembre 2020, n. 159 (Conversione in legge, con modificazioni, del precedente decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125).

Il 31 maggio 2021 è dunque il nuovo termine entro il quale le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e costituite prima del 3 agosto 2017) possono modificare i propri statuti in regime semplificatoovvero con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria,  al fine di adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal codice del Terzo settore. Per maggiori informazioni sull’adeguamento degli statuti, qui un focus dedicato  sul sito Cantiere terzo settore.

Come ribadito dalla Circolare del Ministero del lavoro n.13 del 31 maggio 2019 e dalla Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n.89/E del 25 ottobre 2019 il mancato rispetto di questo termine non ha conseguenze circa l’accesso a misure promozionali o aspetti fiscali.

E’ quindi possibile, per le Odv, le Aps e le Onlus, così come per tutte le altre associazioni, adeguare lo statuto anche dopo il 31 maggio 2021, con  assemblea straordinaria (la quale prevede solitamente quorum costitutivi aggravati rispetto a quella ordinaria).

Con l’occasione il CSV Marche ricorda quali sono gli enti che devono adeguare il proprio statuto e come funziona il suo servizio di consulenza specifico:

Con riferimento al territorio marchigiano sono tenute ad adeguare gli statuti le seguenti associazioni:

  • Le organizzazioni di volontariato iscritte al Registro regionale del volontariato tenuto dalla Regione Marche consultabile al seguente link >>
  • Le associazioni di promozione sociale iscritte al Registro regionale della promozione sociale tenuto dalla Regione Marche consultabile al seguente link >>
  • Le associazioni che sono articolazioni territoriali e i circoli affiliati alle associazioni di promozione sociale già iscritte nel Registro Nazionale consultabile al seguente link >>
  • Le ONLUS iscritte all’Anagrafe regionale delle Onlus consultabile al seguente link >>

Pertanto chi non rientra nei casi suddetti non è tenuto ad adeguare lo statuto; casomai potrà valutare se e in che modo la sua associazione potrà diventare un ente del terzo settore, senza alcun tipo di scadenza, in base al proprio percorso di vita associativa.

Per tutti i casi elencati invece vige la possibilità, entro la nuova scadenza del 31 maggio 2021, di adeguare il proprio statuto in modalità semplificata, cioè con l’assemblea ordinaria, facendo però attenzione ad inserire negli attuali statuti vigenti solo ed esclusivamente le variazioni obbligatorie e derogatorie indicate nella Circolare n.20 del 27 dicembre 2018 

Le associazioni che nella fase di adeguamento vorranno apportare anche altre modifiche al proprio statuto o vorranno modificare la natura giuridica (ad es. trasformarsi da Odv ad Aps) dovranno convocare un’assemblea straordinaria, che si potrà fare quindi anche dopo il 31 maggio 2021.

Per gli enti elencati sopra resta comunque l’obbligo di adeguare i propri statuti al fine di essere pronti per quando sarà istituito ed operativo il RUNTS – Registro unico nazionale del terzo settore.

A questo link segnaliamo la pagina web che la Regione Marche ha pubblicato in relazione ad adeguamenti statutari e adempimenti propedeutici per l’iscrizione al Runts.

Ecco spiegato di seguito come funziona il servizio di consulenza del CSV per le associazioni che devono adeguare lo statuto:

Possibilità di scaricare i materiali:sia enti che persone fisiche potranno scaricare il kit sull’adeguamento statuti per le Odv e le Aps, predisposto con tutta la documentazione aggiornata, dall’area riservata del sito di CSV Marche (previa registrazione).

Modalità consulenza:Le  Odv (Organizzazioni di volontariato) e le Aps (Associazioni di promozione sociale) iscritte al Registro regionale potranno accedere alla consulenza gratuita di supervisione bozza del nuovo statuto, se decidono di utilizzare lo schema di statuto CSV ed evidenziano le modifiche apportate.

Ugualmente potranno accedere al servizio le Onlus iscritte all’Anagrafe, che decideranno di trasformarsi in Odv o Aps.

Le associazioni interessate al servizio sono invitate a contattare lo sportello provinciale CSV di riferimento per chiedere un appuntamento entro minimo 7 giorni lavorativi antecedenti la data dell’assemblea convocata.

Il servizio comprende:
– la supervisione solo alle modifiche apportate
– la possibilità di accedere ad una sola modalità di erogazione della consulenza (privilegiando la modalità a distanza, o con appuntamento in presenza, nel rispetto dei protocolli anti-covid)

Il servizio NON comprende:
– la correzione e la redazione integrale dello statuto

In presenza di più richieste di adeguamento sia di Odv che Aps, il CSV valuterà la possibilità di organizzare un incontro collettivo, preferibilmente a distanza o in presenza nel rispetto comunque dei protocolli anti-covid, per fornire le prime indicazioni su come impostare il lavoro di adeguamento dello statuto.

Tutte le associazioni interessate ad un servizio specifico di revisione complessiva dello statuto, in particolare quelle che opteranno per l’assemblea ordinaria e/o che non adotteranno lo schema di statuto del CSV, potranno recarsi da uno dei professionisti/consulenti che collaborano con il CSV Marche, con costi a proprio carico.

Per tutti gli enti obbligati all’adeguamento, il CSV fornirà la consulenza sulla procedura da seguire.

Per ogni ulteriore informazione, contattare gli sportelli del CSV>>Ultima modifica il Giovedì, 25 Marzo 2021 16:52